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  • Immagine del redattoreleo.fontanarosa

Cose da evitare: lo shock anafilattico

Non amo condividere notizie riguardanti il mio stato di salute, ma quello che mi e successo questa estate vale la pena di essere raccontato, conoscere come affrontare certe situazioni può salvare una vita.

Tra il 23 e il 24 luglio, alle 03:00 di notte, ho avuto uno shock anafilattico dovuto a una qualcosa che avevo ingerito col cibo. Ero in Polonia per qualche giorno di vacanza. Dopo la cena ho avuto una lieve reazione cutanea ad un braccio con un breve prurito, ma lo avevo associato ad una puntura di zanzara e non gli ho dato peso. Quando sono andato a dormire, qualche ora dopo, avevo un po' di difficoltà a respirare e starnutivo, ho pensato all'aria condizionata durante il viaggio. Alle 03:00 però mi sono svegliato perché continuavo a faticare a respirare, alzatomi ho sentito un forte calore che dalla parte bassa del corpo si irradiava verso l'alto e la testa ha iniziato a girare. Ho fatto giusto in tempo a sedermi sul divano e chiedere aiuto. Sono svenuto e rinvenuto per tre volte di fila e mi sono sentito meglio solo dopo aver vomitato più volte. Ripresomi un po', pensando ad una brutta indigestione, sono andato a dormire. Il giorno seguente sono andato da una dottoressa, medico di base e allergologa, per farmi visitare. La diagnosi è stata di shock anafilattico e mi è andata anche bene, perché sono riuscito a superarla senza l'iniezione di adrenalina. Infatti, quando si presentano reazioni avverse simili, non bisognerebbe aspettare che passi, ma è molto meglio chiamare un'ambulanza, perché un'iniezione di adrenalina è l'unica cosa che può fare superare uno shock anafilattico in forma severa.

La dottoressa mi ha mandato subito in farmacia ad acquistare un kit di sicurezza composto da antistaminici, cortisone, un puff per la respirazione e la siringa di adrenalina da tenere sempre con me. Non sentendomi bene e dovendo fare ulteriori accertamenti e le prove allergiche, ho preferito poi rientrare subito in Italia e addio vacanza, ma sono grato perché mi è andata davvero bene.

Ricostruendo i fatti e ricordando qualche passata reazione simile, penso di essere allergico a qualche conservante a base di ammoniaca. Vedremo cosa diranno i test. Intanto ho pensato fosse utile raccontare questa esperienza, perché sapere come aiutare una persona con problemi simili, significa poter salvare una vita ed è importante soprattutto per noi docenti sapere come intervenire.

Riassumo quello che ho imparato in questi giorni: lo shock anafilattico è una reazione allergica estremamente grave e potenzialmente mortale, che si verifica in seguito al contatto con una sostanza allergenica. Può essere causato da alimenti, farmaci, punture di insetti o altre sostanze a cui una persona è particolarmente sensibile. Quindi, se pensate di aver sviluppato una qualche allergia, il primo consiglio e di fare le prove allergiche e non lasciar correre, perché può essere davvero pericoloso.

Quando si è in presenza di una persona in shock anafilattico bisogna fare quanto segue:


1. Chiamare senza esitazioni un numero di emergenza medico e descrivere con precisione cosa sta accadendo.


2. Se si sa che la persona è un soggetto allergico, chiedere (se è cosciente) se ha un EpiPen o un altro auto-iniettore di epinefrina (adrenalina), aiutala ad usare il dispositivo. Se non fosse cosciente, in attesa degli aiuti, vedi se ha l'EpiPen tra i suoi effetti. L'epinefrina può ridurre rapidamente i sintomi e può essere vitale per la sopravvivenza.



3. Fai distendere la persona in una posizione orizzontale, solleva le gambe per favorire la circolazione del sangue.


4. Allenta i vestiti della persona per migliorare la respirazione.


5. Controlla le vie respiratorie della persona, qualora fosse necessario e ne sei in grado, potresti trovarti in condizioni di fare la respirazione bocca a bocca o la rianimazione cardiopolmonare (CPR) se la persona smette di respirare o il cuore cessa di battere.


6. Se la persona diventa cosciente, rassicurala e tienila calma fino all'arrivo dei soccorsi.


È importante ricordare che lo shock anafilattico è un'emergenza medica grave che richiede cure immediate. Se sei testimone di uno shock anafilattico, agire tempestivamente può fare la differenza tra la vita e la morte.


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