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Franco Donati: arte, follia, vita

Quante volte ci capita di incontrare delle persone nel quotidiano, conoscerle solo in relazione alla contingenza ed ignorare tutto il resto della loro vita? Può capitare di scoprire che un collega, che ogni giorno vediamo a lavoro, sia un eccellente fotografo o che la commessa del fruttivendolo, che ci serve ogni volta che andiamo lì, sia un' alpinista estrema. Ovviamente il mistero rimane finché non si capita sul loro profilo social, dove ci viene rivelato anche troppo della loro vita personale. Ma ancora capita di avere sorprese (come di conoscere rare persone che non usano i social).

Uno degli incontri più interessanti mi è capitato a Lugo di Romagna, nella mia vecchia scuola. Una mattina della primavera scorsa, mi sono recato in magazzino per ritirare delle buste vuote, dove dovevo archiviare alcuni documenti. Come sempre, l'addetto, che conoscevo col solo nome di Franco, con la solita gentilezza mi fornì quanto richiesto. Intanto che aspettavo il materiale, notai su una parete della stanza un' immagine in bianco e nero che letteralmente mi folgorò.


L'opera mi ricordava i lavori di Egon Schiele, artista che amo molto assieme al suo contemporaneo Gustav Klimt, che avevo visto qualche anno prima al museo del Belvedere di Vienna. Quest'opera, appesa solitaria al muro del magazzino, era caratterizzata da grandi mani rudi, forti, strette in un abbraccio intimo, intrecciato sotto ad un volto spigoloso. Chiesi a Franco di chi fosse quell'opera. Mi rispose di esserne l'autore. Così scoprì che quell'immagine, tecnicamente una puntasecca, era sua. Franco non era solo il placido e gentile collaboratore che di tanto in tanto vedevo per rifornirmi di cancelleria, ma scoprì essere un pittore e poeta. Ho poi saputo che aveva all'attivo più di centoventi mostre, tra nazionali ed internazionali, collettive e personali e che anche come scrittore aveva pubblicato diverse opere.

Sono riuscito ad acquistare l'opera che ora fa bella mostra in casa. Il suo titolo è "In te mi perdo". Con Franco Donati siamo rimasti in contatto, abbiamo scambiato le nostre pubblicazioni poetiche e domani si inaugura una sua mostra personale presso la rocca di Lugo, qui la locandina:


In questa occasione ho scritto dei versi che porterò come mio personale omaggio all'inaugurazione della mostra, che invito tutti a visitare.


A Franco Donati


Nella città dell'ala aurata,

tra le mura vocate al sapere

ho incontrato un pittore

che dipinge parole,

ho incontrato un poeta

che scrive immagini,

ho riconosciuto,

sulle sue mani fragili,

lo stigma del genio

che porta bellezza

tra occhi incapaci di vedere

tra orecchie incapaci di ascoltare.

Eppure è lì, l'Arte immortale,

gridata con l'inchiostro,

come essenza silenziosa

della nostra umanità.


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