In occasione dell'anniversario dei settecento anni dalla morte del sommo poeta, mi era stato chiesto di scrivere qualcosa per celebrarlo. Bene si può capire quanto tremino le mani quando si debba scrivere qualcosa sui grandi del passato, ancor di più se si parla di quello che, almeno per me, è il più grande di tutti: Dante Alighieri. Ho quindi preso carta e penna e mi sono tuffato nell'inchiostro ascoltando non la mente ma il cuore ed è uscito questo piccolo scritto a mo' di epitaffio. L'ho condiviso con la città di Firenze, sua patria, ricevendo un particolare ringraziamento da parte dell'assessore alla cultura e con le città di Ravenna, dove riposa, ed Imola, mia attuale residenza.
Spero di aver riassunto in poche parole ciò che è il sentimento di tutti noi quando parliamo di questo grande genio che da secoli meraviglia e affascina il mondo con la sua opera.
Grazie Dante!
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