Scompare un'altra grande protagonista della nostra cultura, una luce del palco che ha fatto grande il nome dell'Italia. Ho avuto modo di incontrarla un paio di volte nei miei anni di studio violinistico tra Genova e Milano e la cosa che più mi impressionò fu come da un corpo così minuto e apparentemente fragile, potesse scaturire tanta sicurezza e potenza una volta salita sulle assi del palco. In quella donna dagli incredibili occhi neri si concentrava un intero universo. Ho voluto dedicarle dei versi di saluto.
I sogni e la sbarra,
il tintinno d'un tram
e la fatica s'incanta
ai tuoi passi leggeri.
I desideri appagati
e il figlio amato
il venerato compagno
accanto, sul palco del mondo.
Ora hai rimesso le ali
tu fiore incarnato
e voli all’eterno sguardo
nel tuo bianco candore.
Amore ti guida ai cancelli
dell’infinito teatro
dove ricamerai stelle
coi tuoi passi leggeri.
Sei un sogno realizzato,
una promessa mantenuta,
un’ispirazione ai cuori
di quanti ti terranno eterna
danzando sulle punte.
Leo Fontanarosa
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