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Immagine del redattoreleo.fontanarosa

A Carla Fracci

Scompare un'altra grande protagonista della nostra cultura, una luce del palco che ha fatto grande il nome dell'Italia. Ho avuto modo di incontrarla un paio di volte nei miei anni di studio violinistico tra Genova e Milano e la cosa che più mi impressionò fu come da un corpo così minuto e apparentemente fragile, potesse scaturire tanta sicurezza e potenza una volta salita sulle assi del palco. In quella donna dagli incredibili occhi neri si concentrava un intero universo. Ho voluto dedicarle dei versi di saluto.


I sogni e la sbarra,

il tintinno d'un tram

e la fatica s'incanta

ai tuoi passi leggeri.

I desideri appagati

e il figlio amato

il venerato compagno

accanto, sul palco del mondo.


Ora hai rimesso le ali

tu fiore incarnato

e voli all’eterno sguardo

nel tuo bianco candore.


Amore ti guida ai cancelli

dell’infinito teatro

dove ricamerai stelle

coi tuoi passi leggeri.


Sei un sogno realizzato,

una promessa mantenuta,

un’ispirazione ai cuori

di quanti ti terranno eterna

danzando sulle punte.


Leo Fontanarosa

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